In Italia occorre prevenire le catastrofi naturali da soli. Che siano terremoti o alluvioni sono i singoli cittadini a dover pensare a se stessi e alle proprie famiglie perché il nostro Paese fa ben poco in ottica di prevenzione. E non è una novità.

Nei giorni scorsi, dopo la sentenza di secondo grado di assoluzione della Commissione Grandi Rischi – condannata in primo grado per non aver allarmato gli aquilani poco prima della notte del 6 aprile 2009 sottovalutando il rischio sismico – il sindaco dell’Aquila Massimo Cialente è tornato a parlare di prevenzione .«Tutti quegli eventi avrebbero dovuto insegnarci l’importanza della prevenzione e della messa in sicurezza del nostro paese e invece ogni volta vedi alluvioni ed altro stiamo sempre al punto da capo: nel nostro caso quella riunione servì per fermare ‘il fattucchiere’ Giuliani, che aveva ‘previsto’ scosse a Sulmona e io stesso la notte del sisma avevo solo otto vigili del fuoco in servizio all’Aquila», ha detto.

La stanza antisismica Madis Room

La stanza antisismica Madis Room

«Insomma dove si fa prevenzione oggi? – ha aggiunto il primo cittadino – Dove si mette in sicurezza questo paese?».

Intanto ieri è comparsa sul sito dell’Ingv una nota del presidente Stefano Gresta sull’assoluzione della Commissione. «La pronuncia della Corte dimostra che i due colleghi, presenti alla riunione del 31 marzo 2009, hanno sempre agito con correttezza, nel rispetto dei ruoli e delle proprie competenze, fornendo contributi scientifici e ribadendo, contestualmente, l’alta pericolosità sismica della Regione Abruzzo, coerentemente con i precedenti comunicati trasmessi dall’Ente – si legge – oggi non solo viene restituita l’indiscussa onorabilità e la dignità a Giulio Selvaggi e a Enzo Boschi, ma viene anche ribadita, qualora ce ne fosse bisogno, la credibilità a tutta la comunità scientifica italiana».

Comunità scientifica che, alle prese con sciami sismici e terremoti in zone ad alta pericolosità, non può prevedere quando avverrà un terremoto e se sarà altamente distruttivo.

A fronte della mancata messa in sicurezza del Paese, anche per questioni economiche, e dell’impossibilità di prevedere una catastrofe naturale come il terremoto, non resta che salvarsi la vita da soli e la Madis Room al momento resta l’unica arma per uscire vivi dopo un sisma devastante.

Come si può vedere nei crash test, effettuati a L’Aquila e Pescara, la Stanza Antisismica è in grado di resistere a terremoti violenti salvaguardando chi vi è all’interno. Passata la scossa distruttiva si possono attendere i soccorsi nel cuore d’acciaio senza rischiare la vita per la caduta di calcinacci e macerie. Quante vite si sarebbero potute salvare quella tragica notte del 2009 se nelle abitazioni ci fosse stata una panic room?

Oltre ad essere resistente al fuoco, la Madis Room è antintrusione e si inserisce nell’ottica di risparmio del suolo. Il brevetto sia nazionale che internazionale ha già ottenuto le detrazioni fiscali, ma non le agevolazioni.

 

L’Aquila, 12 novembre 2014, Katia – Madis Room, La Stanza Antisismica

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