Dopo la scossa di terremoto 4.2 di ieri, il Molise ha chiuso le scuole e attivato tutti i controlli su edifici pubblici e privati: oggi sono scattate le verifiche alla diga più grande del Centro Sud, quella che sta proprio a 1 km dall’epicentro del sisma, Acquaviva di Collecroce.
Qui si sono immersi i sommozzatori per verificare lo stato dei piloni del viadotto che, attraversando la Fondovalle Biferno, passa proprio per la diga del Liscione. terremoto MOLISE
Nessun danno e, tranne molta paura, ad ora si registra solo la frana in direzione Roccavivara di Isernia. terremoto MOLISE
CHE TIPO DI FAGLIA E’ QUELLA DEL MOLISE
A quanto pare le scosse in Molise non sono legate a quelle del Terremoto Centro Italia e questo rassicura la popolazione.
Potrebbero rientrare, invece, in un quadro più generale ma più disastroso secondo il quale un sisma di notevole intensità starebbe preparandosi a colpire il Sud Italia: tutti i terremoti che si stanno susseguendo lungo l’intero Appennino deporrebbero a favore di questa tesi perché – come ci ha insegnato il terremoto dell’Aquila – le scosse continue non sono mai senza significato, anzi, hanno un disegno preciso che è deflagrare in una esplosione liberatoria.
Sembrerebbe quanto mai realistico, allora, il contenuto del video shock – fatto sparire da Internet ma andato in onda il 18 aprile 2012 su Rainews24 – secondo il quale il Sud Italia, e soprattutto Calabria e Sicilia, corrono il rischio di un terremoto di magnitudo 7.5 Richter.
Nel video rilasciarono dichiarazioni diversi addetti ai lavori tra cui Alessandro Martelli, direttore dell’Enea di Bologna, Vladimir Kossobokov, scienziato dell’Accademia delle Scienze Russa, Antonella Peresan, ricercatrice dell’Università di Triete, Carlo Doglioni, docente di Scienza della Terra dell’Università di Roma e Giuliano Francesco Panza, professore di sismologia dell’università di Trieste.
Basti pensare che già solo la Calabria è UNO DEI PAESI PIU’ ESPOSTI DEL MONDO!
CHI SI SALVEREBBE DA UN TERREMOTO 7.5?
A noi che collezioniamo studi, ricerche, dichiarazioni, pareri, eventi sismici, teorie… e tutto quanto riguarda il pericolo del terremoto esaminato sotto il punto di osservazione della PREVENZIONE SISMICA, cioè di come SALVARE LA VITA, non sfugge quanto l’attesa di una calamità importante sia passata da notizia shock e quasi terroristica a mera possibilità cui rassegnarsi e basta.
Un fatto grave che getta quasi psicologicamente nell’impotenza: e se fosse certo che un sisma di altissima intensità sta per colpire la Calabria, la Sicilia o la Campania e noi non stiamo proteggendoci in alcun modo?
Praticamente quasi nessuno ha eseguito un adeguamento della propria casa (sicurezza 100%), qualcuno un miglioramento (sicurezza 60%): in questo quadro, installare una STANZA ANTISISMICA è l’unica soluzione per restare incolume.
LA PREVENZIONE COME SALVEZZA
Così come a salvarsi la vita sono sempre stati soltanto quelli che si sono rifugiati sotto al tavolo o in un angolo con il quale un armadio, una parete, una trave o un mobile crollando hanno creato una capannina… parimenti ci si può salvare rifugiandosi in una Stanza sicura della propria casa. Il tempo per scappare in un post sicuro c’è, eccome se c’è: prima che tutto crolli scorre quel tanto – poco che ha fatto salvare i sopravvissuti… che lo raccontano.
La STANZA ANTISISMICA Madis Room salva la vita (GUARDA IL VIDEO), fa dormire tranquilli insieme ai propri familiari durante i periodi di sciame sismico, può essere installata in qualsiasi tipo di fabbricato ed a qualsiasi piano in quanto garantisce la conservazione del volume salvavita in tutti i tipi di crollo.
Guarda il crash test eseguito pubblicamente all’Aquila in occasione della demolizione di un edificio terremotato: una Madis Room era stata installata all’interno dell’edificio poi raso al suolo. E’ rimasta indenne ed è saltata fuori dalla macerie come una scatola magica.
Buona salvezza a tutti nella Stanza Antisismica.
MADIS ROOM, 26 aprile 2018