Si conclude oggi l’esercitazione di protezione civile che da venerdì scorso sta simulando  un intervento  di emergenza a seguito di scossa sismica di magnitudo 6.5 scala Richter, praticamente la intensità che ha distrutto L’Aquila (che era superiore a quella dichiarata ufficialmente per motivi che non stiamo ad elencare).  “FULL-SCALE” Majella Settentrionale 2014 è  importantissima  perché è un’azione di prevenzione: cercare di proteggerci dagli effetti del terremoto è l’unico strumento di cui disponiamo per contare meno morti e feriti.

Una casa qualunque di L'Aquila:  il solaio è crollato insieme a tutto il piano superiore. Per una Stanza Antisismica si sarebbe trattato di reggere una piuma: nessuno avrebbe avuto neanche un graffio. Nessuno avrebbe perso la vita.

Una casa qualunque di L’Aquila: il solaio è crollato insieme a tutto il piano superiore. Per una Stanza Antisismica si sarebbe trattato di reggere una piuma: nessuno avrebbe avuto neanche un graffio. Nessuno avrebbe perso la vita.

Oggi saremmo stati anche noi sulla Majella , se ci fossero state simulazioni di crolli di edifici, e in qualche palazzina  avremmo installato la nostra Stanza Antisismica: testarla al fianco della Protezione Civile sarebbe stato importante perché avrebbe  consentito anche valutazioni differenti rispetto a quelle prettamente tecniche eseguite per conseguire il brevetto e per le dimostrazioni pubbliche dei crash test. Quasi tutte le fasi  della simulazione di oggi ci avrebbero visti parte attiva:  recupero di feriti in una zona inaccessibile ai mezzi comuni,  incendio provocato da corto circuito (ricordiamo che la Madis Room  è progettata anche come rifugio in caso di incendio oltre che di introduzione di malintenzionati in casa), individuazione di feriti sepolti da macerie. Altro dato interessante sarebbe anche quello relativo ai danni sulle case di legno e sulle case antisismiche: le prime sicuramente soggette al crollo proprio e a quello delle costruzioni vicine (all’Aquila quasi tutte quelle post sisma sono state costruite dai proprietari attaccate all’edificio abitato, come luogo di rifugio); le seconde in numero decisamente scarso e spesso  “antisismiche” di nome ma non di fatto.
Anche interagire con le squadre specialistiche dell’Associazione Nazionale Alpini nella gestione dell’emergenza è un’esperienza da mettere in calendario in modo da essere già coordinati nel malaugurato momento di un sisma. Dobbiamo lavorare con tutte le forze che vengono coinvolte  in occasione di un evento sismico ed essere parte integrante dei loro piani di intervento: per esempio sapere già dove sicuramente ci sono persone salve e protette in una Stanza Antisismica e dove invece ci sono corpi sotto le macerie taglia i tempi degli interventi e dei soccorsi.
La prova simulativa nei Comuni di Manoppello – Serramonacesca – Turrivalignani – Lettomanoppello è coordinata dalla Prefettura-UTG mediante l’attivazione della Sala operativa provinciale e delle funzioni di “assistenza alla popolazione”, “trasporto, circolazione e viabilità”, “sanità, assistenza sociale e veterinaria”, “telecomunicazioni”), ha coinvolto le locali Forze di Polizia, 250 volontari dell’A.N.A. e 50 volontari attraverso i Centri Operativi Comunali (C.O.C.) e il Centro Operativo Intercomunale Val Pescara (C.O.I.).

Per tranquillizzare gli animi: l’evento non nulla ha a che vedere con possibili previsioni di un sisma nella zona. Ce ne occupiamo perché come Madis Room siamo uno strumento di prevenzione che gode delle agevolazioni per la ristrutturazione (defiscalizzazione al 50%).
Pescara, domenica 13 luglio 2014

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