Il futuro delle nostre città comprende sicuramente concetti come smart cities, mobilità condivisa, social housing, ecc… ma se prima non saremo in grado di abitare meglio all’interno delle nostre case, di valorizzare con la sicurezza sismica e la riqualificazione energetica quello che già abbiamo, ogni sforzo verso il futuro sarà vano e utopico.
Occorre quindi puntare su una vera democrazia territoriale che, in quanto tale, è partecipata: in questa l’obiettivo primario è la qualità della vita, da cui discende che l’ambiente delle nostre città è un valore economico, il riutilizzo degli edifici storici un patrimonio immenso e la principale fonte di energia rinnovabile resterà sempre… l’intelligenza umana.

Antonio D'Intino inventore della Madis Room

Antonio D’Intino inventore della Madis Room

Sono qui nella triplice veste di rappresentante ANCE e GLIS, ideatore e responsabile del progetto RINNOVA e, per ultimo, anche di inventore: la Stanza Antisismica si colloca quale prevenzione passiva dal sisma, può fungere anche da panic room, non si contrappone alle tecnologie disponibili per l’adeguamento e la sicurezza sismica attiva degli edifici, la quale deve essere la priorità, ma è al contrario un sistema per la protezione passiva delle persone. E’ stata pensata per tutto il parco del costruito che non può essere oggetto di adeguamento sismico.
In questo contesto, i dati sui lavori di ristrutturazione edilizia e sulla riqualificazione energetica ci danno ragione nel sostenere che il mercato della riqualificazione sarà il motore trainante dell’edilizia: tanto è vero che è l’unico che sta creando posti di lavoro. Dunque, appare evidente che occorre fare presto nello stabilire regole condivise, nel costituire un vero e proprio sistema in cui siano presenti tutte le componenti costituite da professionisti, imprese, parti sociali e politiche. Perché un fatto è chiaro: non si fa rigenerazione se non si lavora con un progetto che tenga conto sia degli aspetti architettonici e costruttivi che di quelli impiantistici, di controllo e di sicurezza sismica. Invece, la nostra industria delle costruzioni procede con modelli di progettazione a blocchi: sarebbe auspicabile che fossero integrati e che noi stessi ci attivassimo con azioni orientate all’obiettivo.
Oggi stiamo costruendo il futuro.
E il futuro che auspico è proteso innanzitutto alla qualità della vita, che passa per il risparmio del territorio, la salvezza e la salute pubblica, la prevenzione sismica, l’efficientamento energetico. (Antonio D’Intino, II parte dell’intervento al convegno “Moderne tecnologie per la sicurezza sismica degli edifici esistenti e la riqualificazione energetica”, dell’Ordine degli Architetti PPC della provincia di Pescara – 15 maggio 2014, Auditorium Petruzzi, Pescara)

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