Parlare di terremoti e dl rischio sismico prendendo dalla città di Roma come luogo emblematico del territorio nazionale. I monumenti della Capirale che raccontano gli eventi catastrofici distruttivi, un’originale idea comunicativa e allo stesso tempo esplicativa nata dalle due ricercatrici dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia, Maria Grazia Ciaccio e Giovanna Cultrera, autrici del libro Terremoto e rischio sismico.

Nel libro, che sarà presentato l’11 novembre 2014 a Roma, sono presenti richiami al sisma distruttivo dell’Aquila del 6 aprile 2009 con significative riflessioni, anche sugli strascichi giudiziari, in un’Italia che si fa cogliere spesso impreparata e deve fare molto di più per prevenire il rischio sismico.

La stanza antisismica Madis Room

La stanza antisismica Madis Room

Sulla vicenda aquilana le autrici hanno effettuato un significativo passaggio che evidenzia come sia difficile utilizzare correttamente i dati scientifici in sede processuale.

«Nella sentenza de L’Aquila – sottolinea Cultrera – si è sostenuto, per esempio, che sia stata ignorata l’anomala emissione di gas radon dal terreno nelle fasi precedenti al terremoto. Ricordo che l’emissione di radon è sì nella lista dei precursori di un sisma, ma oggi la comunità scientifica sismologica concorda sul fatto che non esistono dei fenomeni che avvengono esclusivamente prima di un terremoto».

Da queste parole viene quindi ribadito il fatto che un terremoto non può essere previsto.

Inoltre Cultera ha sottolineato come le scelte politiche costituiscano soluzioni a breve termine. «L’attenzione politica c’è al momento della tragedia – dice Cultrera – mitigare i rischi naturali richiede investimenti ingenti e a lungo termine, si pensi solo a cosa comporta riadeguare l’edificato pubblico in modo da resistere ai sismi. Le scelte politiche invece perseguono soluzioni visibili nel breve termine. La politica dovrebbe legiferare tenendo presenti i risultati delle ricerche scientifiche, e sostenere la ricerca stessa adeguatamente».

Tra dati scientifici, luoghi comuni e richiami storici il terremoto resta ancora un’incognita e al momento la Madis Room è l’unica risposta immediata alla prevenzione del sisma.

L’installazione della Stanza Antisismica, un cuore d’acciaio anti panico, ti permette di vivere sereno assieme alla tua famiglia. In caso di forte scossa, nei secondi antecedenti alla fase distruttiva, è il luogo dove rifugiarsi in attesa dei soccorsi mentre fuori c’è la devastazione causata della catastrofe naturale.

Il brevetto della Stanza Antisismica è sia nazionale che internazionale e, ad oggi, la rivoluzionaria idea di Antonio D’Intino (Madis srl) ha già ottenuto le detrazioni fiscali, in attesa delle agevolazioni.

Oltre ad essere una stanza salvavita in caso di terremoto è antintrusione e resistente al fuoco.

Un’arma contro il terremoto che dovrebbe essere presente in tutte le abitazioni private e negli edifici pubblici, in un Paese, l’Italia, dove la prevenzione è sempre secondaria rispetto alle tragedie e ai soccorsi.

 

Roma, 5 novembre 2014, Rachele – Madis Room

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