È ormai assodato che il terremoto non possa essere previsto con certezza. È stato detto a chiare lettere anche nella terra del “big one”, la California, dove le persone vivono con l’ansia di una forte scossa che avverrà, ma senza sapere quando. Si è quindi “intrappolati” nel regno della probabilità.
Probabile non è certo, soprattutto se le percentuali delle probabilità di predizione sono basse.
Stando alle parole dell’esperto Thomas Jordan, direttore del Southern Californian Earthquake Center, le probabilità prese singolarmente servono a ben poco. “La ricerca va oggi nella direzione di elaborare modelli complessi, basati su più fattori: i gas tellurici, certamente, ma anche la storia sismica nei secoli precedenti e lo studio della geologia attuale. Solo così si possono individuare probabilità basate su una molteplicità di elementi”.

Crash Test di maggio 2014 all'Aquila

Crash Test di maggio 2014 all’Aquila

Non è certa neanche la tecnica del radon, gas radioattivo più volte portato alla ribalta nel terremoto aquilano del 6 aprile 2009 dal tecnico Giampaolo Giuliani, e la “soluzione” più utile per lo studioso americano è affidarsi agli Early warning systems, sistemi di allarme immediato.”Sono strumenti che non prevedono il terremoto, ma lo rivelano già in atto nella sua fase incipiente, mentre emerge dal sottosuolo, pochissimo tempo prima che raggiunga la superficie. Si tratta di secondi, dai 3 ai 20, dipende dall’epicentro”, ha spiegato Jordan.
Anche se nel caso specifico dell’Aquila la previsione sarebbe potuta servire a poco perché il sisma non essendo abbastanza ampio sarebbe stato problematico da allertare.
Qualche secondo potrebbe però essere determinate durante un evento distruttivo e alcune routine se accompagnate da una buona dose di fortuna possono salvarti la vita. Rifugiarsi sotto una trave o sotto un tavolo, non prendere le scale, chiudere il gas e recarsi in spazi aperti sono azioni che devono andare andare a braccetto con la buona sorte.
Se si ha invece in casa una Madis Room appena si avverte un terremoto brusco ci si può rifugiare in una cellula salvavita, un fortino per le famiglie che andrebbe installato in ogni casa privata e in ogni edificio pubblico.
La Stanza Antisismica, vero e proprio cuore d’acciao, è antintrusione e resistente al fuoco e fa vivere psicologicamente sereni. Una serenità che è data dal sapere di poter trovare protezione assieme alla propria famiglia in un fortino capace di salvarti la vita mentre fuori c’è un sisma che rade al suolo tutto e aspettare i soccorsi.
Brevettata da Antonio D’Intino (Madis Costruzioni srl) gode delle detrazioni fiscali e, in attesa delle agevolazioni fiscali, è al momento l’unico intervento immediato che costituisce un’ancora di salvezza.
In un’ottica di risparmio del suolo a differenza delle case in legno e delle case antisismiche può essere installata sul costruito. Si tratta di un brevetto internazionale in grado di rivoluzionare il concetto di sicurezza dagli eventi catastrofici e i crash-test effettuati a L’Aquila e Pescara ne costituiscono la prova.

Alessia – Madis Room – L’Aquila, 18 agosto 2014

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