Nella giornata del centenario luttuoso rintoccano le campane di 37 Comuni della Marsica coinvolti dalla tragedia.
Oggi è il giorno del lutto e del ricordo al quale partecipa commossa l’intera popolazione.
Sono passati cento anni dal mai dimenticato 13 gennaio 1915 quando alle 7:52 una scossa dell’undicesimo grado della scala Mercalli (magnitudo sette) attraversò la piana del Fucino.
Ad Avezzano furono 10.719mila le vittime su 13mila abitanti e soltanto una casa resistette alla devastazione. Nell’intera regione del Fucino le vittime arrivano a 30mila: fu una delle più grandi tragedie della nostra Italia.
Tra i vari appuntamenti delle commemorazioni anche l‘Ingv ha promosso alcune iniziative, in particolare il convegno “Cento anni dal terremoto. Il percorso della cultura sismica”, che ci sarà il 15 e il 16 gennaio al “Castello Orsini” di Avezzano e il convegno “Ricostruzioni: Marsica 2015, L’Aquila 2009” , in programma a Pescina al “teatro San Francesco” il 17 gennaio.
Dedicato ai tecnici, invece, il convegno previsto per il 29-30 maggio organizzato dal Glis con l’Enea e l’Ance L’Aquila al Castello Orsini di Avezzano: “AVEZZANO 1915 – 2015: CENTO ANNI DI INGEGNERIA SISMICA. Dalla tragedia alle moderne tecnologie per la protezione sismica” è il titolo della due giorni di studio che sarà introdotta da Alessandro Martelli in qualità di Presidente GLIS e Vicepresidente Assisi e dal Sindaco di Avezzano Giovanni Di Pangrazio (il programma sarà diffuso a febbraio).
A cento anni dalla distruzione non si può e non si deve più morire per la furia del terremoto. Occorre fare prevenzione e, data la scarsa disponibilità economica dello Stato, bisogna pensarci da soli.
La Stanza Antisismica rappresenta un fortino dove rifugiarsi con tutta la famiglia mentre fuori c’è la devastazione evitando l’esposizione a crolli e calcinacci in attesa dei primi soccorsi. Si tratta di un sistema di protezione passivo che può essere installato in tutti gli edifici in ristrutturazione ma può proteggerti anche dal fuoco e dalla presenza dei ladri. Finalmente si può vivere senza ansia e senza panico. Il brevetto ha già ottenuto le detrazioni fiscali e, data l’importanza della funzione della Madis Room, si spera vengano riconosciute le agevolazioni.
Quanti morti si sarebbero potuti evitare nelle tante tragedie che hanno colpito il nostro Paese se le famiglie fossero state in una stanza sicura?
Come dimostrato dai crash test, la Madis Room resiste agli urti, ai crolli, alle cadute… all’intero edificio corollato, salvando la vita di chi vi si rifugia. La prevenzione è un dovere civile.
Avezzano, 13 gennaio 2015
Alessia per Madis Room – La Stanza Antisismica

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