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Terremoto Roma e Catania: cosa hanno in Comune

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Terremoto Roma e Catania: cosa hanno in Comune.
“Sobbalzavano i letti” raccontano i residenti dopo la scossa di 3,2 che alle 00.54 ha fatto tremare Gallicano nel Lazio (RM) fino alla Capitale. Il centro più grande e più vicino è Tivoli, mentre Roma è a 24 km dall’epicentro. Tanta paura anche nella zona dei Castelli Romani. La scossa ad una profondità di 10 km. Terremoto Roma e Catania: cosa hanno in Comune

terremoto roma

La Stanza Antisismica quando è ultimata è invisibile: il bunker è nascosto. Nella foto di copertina: la Stanza Antisismica campeggia sulle macerie al termine della distruzione di un edificio di 4 piani

 

 

“Noi dormiamo tutte le notti in auto” raccontano invece a Catania – nell’area dell’Etna colpita dalle violente scosse dei giorni scorsi: il terremoto non si ferma, dopo aver diminuito l’intensità nei giorni scorsi ha ripreso con un 3.4 alle 19,30 di oggi. “Non ce la facciamo più perché ad ogni scossa è il panico, quindi preferiamo dormire fuori”, dunque ancora preoccupazione in territorio etneo, dove il sisma ha già colpito due volte a distanza di quasi quattro ore procurando 600 sfollati. Terremoto Roma e Catania: cosa hanno in Comune
Sono due le scosse di terremoto che si sono succedute nella notte in provincia di Catania come per annunciare quella delle 19,30: alle 00:36 con epicentro vicino Adrano e alle 4:12 vicino a Ragalna e Zafferana Etnea, entrambe di magnitudo 2.9.

Terremoto Roma e Catania: cosa hanno in Comune
«La Sala Operativa Regionale conferma che non si segnalano danni a persone o cose, ma solo tanto spavento tra la popolazione» dice una nota della Protezione Civile della Regione Lazio. Terremoto Roma e Catania: cosa hanno in Comune
«Il sisma è stato chiaramente avvertito dalla popolazione. Il presidente Zingaretti è rimasto in contatto con i vertici della Protezione Civile Regionale per monitorare la situazione e valutare ogni tipo di emergenza. Le associazioni di volontariato della Protezione civile regionale sono intervenute immediatamente per verificare la situazione e valutare ogni tipo di necessità per la popolazione».

I due terremoti hanno in comune che la gente ha paura e dorme in strada, tranne chi ha installato la Stanza Antisismica.

Dormono sonni tranquilli sia le famiglie di Catania che quelle di Roma: “Abbiamo paura, certamente, ma non di morire sotto le macerie: sappiamo che nella Madis Room siamo salvi anche con una scossa di massima intensità – hanno detto i genitori di Concetta e Rosaria (Catania) – vorremmo solo tornare alla normalità”Terremoto Roma e Catania: cosa hanno in Comune
Noi siamo tranquilli di notte, non dormiamo in strada perché abbiamo la Madis Room ma i nostri parenti trascorrono le nottate in automobile. Non possiamo ospitarli perché noi siamo già in 4, ma questa notte abbiamo accolto il cuginetto Giacomo: se accadesse qualcosa non ce lo perdoneremmo mai…” hanno dichiarato i genitori di Lucia. 

Terremoto Roma e Catania: cosa hanno in Comune

terremoto roma

La Stanza Antisismica durante l’installazione

La Stanza Antisismica cade, carambola ma non si rompe, sopporta le macerie di un edificio multipiano fino a 8 livelli, ha vetri antirottura e porte e finestre indistruttibili. Anche l’areazione è garantita, compreso tutto quanto viene riposto nella Stanza.
Appare come una normale camera da letto ma le sue pareti sono rinforzate in modo da realizzare un vero bunker segreto.
E’ un sistema antisismico di tipo passivo, cioè resiste al sisma salvando la vita.
Gode delle agevolazioni previste per le ristrutturazioni degli immobili residenziali.

MADIS ROOM, CATANIA, 30 DICEMBRE 2018


Terremoto Etna: forte scossa due ore fa a Catania e Giarre

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Terremoto Etna: forte scossa due ore fa a Catania e Giarre.
Torna il terremoto forte a Catania dove alle 19.30 una scossa di 3,4 ha di nuovo gettato nel panico la popolazione. Terremoto Etna

I sismografi dell’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia hanno registrato l’epicentro sull’Etna, nel Comune di Ragalna, tra la grotta degli Archi e monte Pecoraro, ad una profondità di soli due chilometri. Le cittadine più vicine all’epicentro sono Ragalna, Zafferana Etnea, Milo e Biancavilla.

La scossa delle 19.30 è stata la più forte registrata negli ultimi giorni dopo quella nella notte tra Natale e terremoto etnaSanto Stefano che ha provocato moltissimi danni, qualche decina di feriti e 600 sfollati, tra le frazioni di Fleri, Santa Maria la Scala e Pennisi. Terremoto Etna

Il terremoto torna prepotente e il suo ripetersi non promette niente di buono: l’adeguamento sismico chi lo ha fatto?Terremoto Etna

Le nostre case non sono sicure al 100% perché l’80% di tutto il patrimonio immobiliare italiano è stato realizzato negli anni ’70, quindi prima della normativa antisismica e, comunque, 50 anni fa. Sappiamo tutti che il cemento dopo mezzo secolo, come qualsiasi altro materiale, deperisce e non garantisce più i suoi benefici effetti.Terremoto Etna

Dunque, cosa fare? Ricostruirsi la casa nuova ieri?
L’unica soluzione è assicurare in maniera totale una parte della propria abitazione rendendola un bunker che protegge fino all’arrivo dei soccorsi. Terremoto Etna

terremoto etna

Particolare dell’imbragatura e del montaggio della tela di una Stanza Antisismica in fase di installazione

L’innovazione tecnologica e l’ingegno italiano hanno brevettato la STANZA ANTISISMICA, un guscio nel quale la famiglia si trova al sicuro qualsiasi cosa accada.Terremoto Etna
La Stanza Antisismica può affrontare un sisma di qualunque intensità, reggere il peso di 8 piani di macerie, può cadere e rocambolare ma garantisce la sopravvivenza e la salvezza di chi vi si trova dentro fino all’arrivo dei primi soccorritori.
Gli indici statistici dicono che quasi tutte le persone che hanno trovato la morte in un sisma sono state colpite durante la fuga: per questo la Stanza Antisismica è stata pensata per stare nell’abitazione.Terremoto Etna
E’ una camera qualunque, vista dai profani, ma è blindata in ogni sua parte, porta e finestre comprese ed è al contempo areata: referenze e caratteristiche sono consultabili direttamente sulla brochure oppure con un tecnico Madis Room.

Rischiare la vita propria e quella dei familiari è da scongiurare: il terremoto non si può prevedere ma si può PREVENIRE.

CATANIA, MADIS ROOM, 30 DICEMBRE 2018


Terremoto Etna: famiglia salva grazie alla capannina dei mobili

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Terremoto Etna: famiglia salva grazie alla capannina dei mobili

Le pareti crollavano ma i mobili li hanno protetti dalle macerie. Così si è salvata una famiglia di 4 persone dal terremoto di 4.8 che ha sconvolto Catania. Terremoto Etna

Terremoto Etna

L’Etna fumante

Ma se la capannina che fanno i mobili cadendo contro una parete, un letto, o altre suppellettili può salvare la vita cosa può fare una stanza antisismica predisposta a bella posta contro il terremoto? Terremoto Etna
Può salvare la vita con matematica certezza. Terremoto Etna

Ebbene la Stanza Antisismica Madis Room è nata proprio sfruttando questo principio della capannina: è una struttura leggera, testata per sopportare un peso enorme sfruttando le leggi della fisica… e dell’innovazione tecnologica: in sostanza, protegge la vita e assicura la salvezza contro terremoti e incendi ad una famiglia di quattro persone. Terremoto Etna

La Stanza Antisismica in breve 

Struttura in acciaio, stoffe e materiali ignifughi e impenetrabili dalla polvere ma non dall’aria, porta e finestre antisfondamento contro l’urto di qualunque colpo o caduta, capacità di sopportare il peso di oltre 4 piani di appartamenti.
Si tratta di un brevetto internazionale conseguito nel 2009 da Madis Costruzioni, ideato in seguito allo studio delle conseguenze del terremoto del 2009 dell’Aquila: il prefetto Gabrielli, ai tempi Capo della Protezione Civile, l’ha definito “l’uovo di colombo”, un sistema antisismico passivo al quale è pervenuta l’innovazione tecnologica dell’ingegneria italiana che si conferma tra le prime del mondo. Terremoto Etna

La Stanza Antisismica è stata presentata ufficialmente all’Aquila con un crash test che si è svolto nella pubblica piazza il 6 maggio 2014 alla presenza delle Autorità e dei cittadini.
In sede di ristrutturazione dell’appartamento la Stanza Antisismica gode delle agevolazioni fiscali del 50% e può combinarsi con gli eco incentivi ECO BONUS E SISMA BONUS prolungati quest’anno e riconfermati per il 2019.
Per le note tecniche e le referenza consultare il sito. Terremoto Etna

 

L’Etna, il terremoto e le previsioni Terremoto Etna

La Sicilia è tra le zone sismiche più a rischio d’Italia e l’80 per cento degli edifici non è a norma: avere un guscio nel quale trascorrere le notti tranquilli e, nell’ipotesi peggiore, aspettare che arrivino i soccorsi equivale a non avere più il terrore del terremoto: è vero che il sisma non si può prevedere… ma prevenirlo si può.

La faglia di Fiandaca quando si muove è pericolosa e non si può escludere un’apertura di bocche a quote minori da dove si sono aperte adesso: perché rischiare? Anche se l’Etna si fermasse domani, e non lo farà, ormai abbiamo capito che siamo in un’era nuova nella quale il territorio ci presenta il conto della sua particolare vulnerabilità a tutti i georischi.Terremoto Etna

 

Fino ad oggi le scosse più rilevanti sono state quella di magnitudo 4.8 delle 3.19, ed una di magnitudo 3.3 all’1.09 ma tutte hanno avuto una superficialità dell’ipocentro a solo un chilometro di profondità, fatto che ha amplificato l’effetto della scossa, avvertita fino a Taormina, nel Siracusano e nel Ragusano. Terremoto Etna
Si aggiunga che i valori dei tremori dei condotti magmatici interni dell’Etna ci dicono che siamo in presenza di una grande ‘energia’ e di una quantità di magma in continuo movimento che spinge sulle pareti dell’edificio vulcanico…
I Comuni maggiormente colpiti colpiti sono Zafferana Etnea, Acireale, Aci Sant’Antonio, Aci Catena, Aci Bonaccorsi e Santa Venerina. Terremoto Etna
600 gli sfollati, 28 i feriti, crollati il campanile e la statua di Sant’Emidio, il protettore dei terremotati (sic!)

 

CATANIA, MADIS ROOM, – 26 DICEMBRE 2019


Il vero malato cronico è il patrimonio: manca la cultura della prevenzione

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Cessione credito bonus Il vero malato cronico è il patrimonio
Io ho imbiancato casa un anno e mezzo fa, sto a posto”. Questa è la risposta tipo del proprietario di un immobile quando gli viene prospettata la necessità di fare interventi di ristrutturazione. Ma il calcestruzzo è garantito fino a 50 anni e le costruzioni risalgono mediamente agli anni ’60-70’.

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Doppio incarico per Antonio D’Intino, l’unico abruzzese in Ance nazionale

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E’ Antonio D’Intino l’unico abruzzese a rivestire un ruolo elettivo all’interno di Ance Nazionale.

Ma da oggi è anche Componente del CdA di EDILSTAMPA, la società editrice dell’Ance nazionale che realizza la Rivista bimestrale dell’Associazione, le Collane “Quaderni di Architettura” e “Quaderni dell’Industria delle Costruzioni” nonché INNOVance, la piattaforma digitale a supporto della filiera delle Costruzioni. d’intino edilstampa

d'intino antonio Continua


Sismabonus anche nella Ricostruzione pre e post terremoto

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Eccolo, finalmente ci siamo. Incredibile eppure il Sismabonus non era valevole nei casi di chi demoliva e ricostruiva. Il paradosso era doppio: all’nterno delle zone della Ricostruzione post sisma non si veniva incoraggiati a demolire bensì a riparare; risultava sistematicamente ignorata la volontà del legislatore che in questi ultimi anni è andata sempre nella direzione delle messa in sicurezza del patrimonio urbano a fini di prevenzione.

 

amatrice, le macerie e i soccorsi

Amatrice, le macerie e i soccorsi

Una sorta di braccio di ferro con il privato al quale si cerca in ogni modo di far sobbarcare il grosso degli interventi di rigenerazione dei manufatti edili. E calcolato che i 3 terzi del Paese sono a rischio sia per le caratteristiche degli edifici che per quelle del suolo… l’impresa è ardua solo da pensare.

Da ieri l’Agenza delle Entrate dà ragione ai Costruttori e con la risoluzione del 27 aprile 2018, n. 34/E  è si al Sismabonus per chi ricostruisce.

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Terremoto Molise: paura per la diga più grande del Sud

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Dopo la scossa di terremoto 4.2 di ieri, il Molise ha chiuso le scuole e attivato tutti i controlli su edifici pubblici e privati: oggi sono scattate le verifiche alla diga più grande del Centro Sud, quella che sta proprio a 1 km dall’epicentro del sisma, Acquaviva di Collecroce.

Qui si sono immersi i sommozzatori per verificare lo stato dei piloni del viadotto che, attraversando la Fondovalle Biferno, passa proprio per la diga del Liscione terremoto MOLISE
Nessun danno e, tranne molta paura, ad ora si registra solo la frana in direzione Roccavivara di Iserniaterremoto MOLISE Continua


Terremoti in sequenza su tutto l’Appennino: Sismabonus e adeguamento sismico

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Marche, Umbria, Emilia Romagna, Sicilia e poche ore fa la Toscana: i terremoti ormai non danno tregua a tutto l’Appennino e ci dicono una cosa sola: siamo sicuri nella nostra casa?

Salvarsi la vita da un sisma dipende da una cosa sola: avere una casa sicura, o almeno una stanza nella quale rifugiarsi e aspettare che tutto finisca. E ricordiamoci una cosa: è il crollo degli edifici che uccide, non il terremoto!
Per rendere sicura la propria abitazione bisogna intervenire con adeguamento o miglioramento ma, ricordiamocelo, il primo dà sicurezza al 100% e il secondo al 60%: questa è la sintesi pratica che possiamo acquisire a valle di tante superperizie.
Oggi, il SISMABONUS è un’opportunità senza precedenti: perché ristora in modo significativo dell’investimento sostenuto e perché è la prima volta che lo Stato interviene per facilitare la messa in sicurezza degli edifici privati. In sostanza, si può ristrutturare casa in gran parte con i soldi dello Stato.
Se poi riusciamo a inserire anche un dispositivo di prevenzione passiva quale è la STANZA ANTISISMICA, allora saremo al sicuro senza se e senza ma.
Perché l’adeguamento sismico non lo fa praticamente nessuno… Continua


Sciame sismico Marche, Boschi: ci saranno terremoti più forti

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Il nuovo sciame sismico è coerente con il terremoto del 26 ottobre 2016: l’area tra Muccia e Camerino è posizionata a pochi chilometri e non si può escludere una rottura di altri pezzi di faglie.  sciame sismico terremoto

Lo ha detto Enzo Boschi, sismologo esperto di terremoti docente dell’Università di Bologna. Ma v’è di più. Continua


L’Africa si spacca in due: la faglia inghiotte le case all’improvviso

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Si spacca in due l’Africa.

Una frattura ha tagliato in due Nairobi il 3 aprile scorso inghiottendo case intere che, sotto gli occhi della gente in fuga sono sparite inghiottite dalla terra, idem l’autostrada della capitale Nairobi (Kenia) che si è sventrata e per il momento non si sa dove verrà ricostruita.africa spacca in due Continua


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